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Videodermatoscopia: per la diagnosi non invasiva dei melanomi cutanei
Dottoressa Donata Ferrari – Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia Poliambulatorio CMM
Videodermatoscopia: tra le più moderne tecniche diagnostiche non invasive per individuare melanomi cutanei
"Il melanoma cutaneo è la causa di circa il 2% dei tumori maligni della pelle ed è responsabile per circa l’1% dei decessi causati da cancro. Tra il il 50 e l’80% dei melanomi cutanei si sviluppa ex novo, in altri casi si sviluppano da nei pre-esistenti."
La prognosi del melanoma dipende dalla sua profondità al momento della diagnosi.
Se diagnosticato ad uno stadio iniziale, quando lo spessore è inferiore a 1 mm, il melanoma mostra un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 90%. Per questo motivo, una diagnosi precoce e successiva rimozione sono cruciali per i pazienti con melanoma cutaneo.
"Negli ultimi anni si è registrato un numero sempre crescente di melanomi diagnosticati allo stadio iniziale."
Questo successo è dovuto soprattutto ai grandi sviluppi nelle tecniche diagnostiche più avanzate, prevalentemente la dermatoscopia, e alla crescente consapevolezza tra medici e pazienti della necessità di periodici controlli.
"Se diagnosticato ad uno stadio iniziale, quando lo spessore è inferiore a 1 mm, il melanoma mostra un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 90%."
La videodermatoscopia, una sorta di dermatoscopia digitalizzata, è tra i metodi più avanzati per identificare l’eventuale presenza di melanomi cutanei. Altre tecnologie all’avanguardia includono la microscopia confocale a riflettanza, ultrasuoni ad alta frequenza, tomografia a coerenza ottica e spettroscopia di impedenza elettrica.
E’ importante che durante il controllo venga esaminato in dettaglio l’intero corpo del paziente, compresi palmi delle mani e dei piedi, spazi fra le dita delle mani e dei piedi, cuoio capelluto, e membrane mucose. E’ stato calcolato che un esame dermatoscopico su tutti i pigmenti cutanei di un paziente dura mediamente 72 secondi.
Il principio della dermatoscopia è nell’esaminare tutte le lesioni pigmentate, non solamente quelle notate dal paziente o da un precedente esame clinico.
"Il principio della dermatoscopia è nell’esaminare tutte le lesioni pigmentate"
Questo perché alcune lesioni, soprattutto le più piccole, potrebbero sfuggire all’occhio del paziente e di molti specialisti. Inoltre, è importante determinare la tipologia di nevi del paziente, per poter individuare eventuali disomogeneità: solitamente i nei di un individuo si somigliano, mentre il melanoma (il cosiddetto “brutto anatroccolo”) tende a deviare dal pattern comune. Ci sono però alcune specifiche condizioni in cui i melanociti possono sviluppare una struttura inusuale ad esempio durante la gravidanza, l’infanzia o dopo un esposizione prolungata ai raggi UV.
Regolari controlli dermatoscopici permettono di ridurre il rischio di non diagnosticare precocemente melanomi. Nei pazienti adulti le lesioni benigne rimangono stabili nel tempo, mentre i melanomi tendono a crescere e cambiare; per questo controlli digitalizzati più approfonditi delle lesioni melanocitiche potrebbero essere una strategia vincente per individuare lesioni maligne precocemente.
"Regolari controlli dermatoscopici permettono di ridurre il rischio di non diagnosticare precocemente melanomi."
Gli intervalli tra un controllo e l’altro possono variare. Tuttavia, in caso di lesioni dubbie, gli specialisti raccomandano di effettuare il primo check up dopo 3 mesi dall’esame iniziale. Salvo particolari eccezioni, i controlli successivi possono essere effettuati ogni 12 mesi. I controlli più ravvicinati sono volti a monitorare gli eventuali cambiamenti delle lesioni melanocitiche, mentre quelli a distanza di un anno comprendono l’esame di tutte le lesioni.
L’accuratezza nel diagnosticare un melanoma aumenta del 20% e la specificità del 10% quando viene usato un dermatoscopio (o videodermatoscopio), in confronto ad un esame a occhio nudo. Ci sono numerosi metodi, detti anche algoritmi, utilizzati dagli specialisti per identificare un melanoma: il più utilizzato si basa sull’idea che se per classificare una lesione come maligna o media serve più tempo del solito, si raccomandano la rimozione chirurgica o un altro controllo ravvicinato.
Lo sviluppo di numerose tecniche diagnostiche all’avanguardia e non invasive contribuisce ad aumentare l’accuratezza nella diagnosi delle malattie della pelle, incluso il melanoma.
La videodermatoscopia permette l’analisi dei dati raccolti digitalmente, importante per monitorare e diagnosticare patologie della pelle, come il melanoma, anche in casi di difficile individuazione.
Questo testo è una riduzione tradotta dell’articolo “Modern non-invasive diagnostic techniques in the detection of early cutaneous melanoma” di Agnieszka Kardynal e Malgorzata Olszweska.
"La dermatoscopia è una tecnica diagnostica per immagini non invasiva che utilizza l’ingrandimento ottico per individuare lesioni cutanee non visibili ad occhio nudo."